Karla Homolka (nata il 11 maggio 1970) è una serial killer canadese che, insieme al suo allora marito Paul Bernardo, ha rapito, violentato e ucciso tre giovani donne nell'Ontario meridionale tra il 1990 e il 1992. Le vittime erano Tammy Homolka (sorella minore di Karla), Leslie Mahaffy e Kristen French.
Inizialmente, Homolka si è dichiarata colpevole di omicidio colposo nell'ambito di un patteggiamento con l'accusa, affermando di essere stata costretta a partecipare agli omicidi da Bernardo, descrivendosi come vittima di abusi. Questo accordo, molto controverso, le ha garantito una pena di soli 12 anni di prigione.
Successivamente, dopo la scoperta di video che mostravano il ruolo attivo di Homolka nei crimini, è emerso che la sua testimonianza originale era falsa. La sua pena, tuttavia, non è stata aumentata a causa dell'immunità che le era stata concessa in cambio della sua testimonianza contro Bernardo.
Il caso Homolka-Bernardo ha suscitato un forte dibattito pubblico e legale in Canada, focalizzandosi sulla validità dei patteggiamenti con l'accusa in casi di omicidio e sull'adeguatezza della pena di Homolka alla luce delle sue azioni. La sua liberazione dalla prigione nel 2005 ha riacceso la controversia e l'indignazione pubblica. La storia criminale di Homolka rimane un argomento sensibile e ampiamente discusso.
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